Proverbi Marchigiani - Tuborg

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Proverbi Marchigiani
Buona lettura... ♥
Il proverbio viene definito spesso come la saggezza dei vecchi ed è senz’altro una saggezza che merita di essere tramandata ai giovani. A chi non è capitato di citarne qualcuno a conclusione di un discorso tanto per sottolineare quello che si è appena detto? Molti proverbi sono andati persi nel tempo e qui voglio continuare a tenerli in vita.
~ MODI di DIRE ~
Proverbi Marchigiani


  ✔   L'amore è cumu i spinarelli: duemo passacce tutti...
         -(L'amore è come la varicella, dobbiamo passarci tutti.)-


  ✔   E' mejo fa' nvidia, che compascio'.
         -(E' meglio fare invidia che compassione.)-


  ✔   I guai è cume i foji de carta igienica: ne pii uno, ne viene diesci.
         -(I guai sono come i fogli di carta igienica, ne prendi uno e ne vengono fuori dieci.)-


  ✔   La pecora che sbèla perde lu muccicò.
         -(Se la pecora perde tempo a belare no si riempie la pancia.)-


  ✔   'Na recchia sorda quante lengue secca.
         -(Un orecchio sordo zittisce tante lingue.)-


  ✔   Commanna e fa da te e si servito come un re.
         -(Fai le cose da solo che fai prima.)-


  ✔   Chi se 'rsumiglja se piglja.
         -(Chi si rassomiglia si piglia.)-


  ✔   La vita è comme 'na cipolla: più la sfoglj più te fa piagne!
         -(La vita è come una cipolla: più si allunga e più ti fa piangere!)-


  ✔   Quant l'ost è tla porta, è segn ch'el vin è trist.
         -(Quando l'oste sta sulla porta, vuol dire che il vino non è buono.)-


  ✔   La tramontana forte e la strina dura tre dì e 'na matina.
         -(La tramontana forte ed il gelo durano tre giorni ed una mattinata.)-


  ✔   Lu teremoto fa tuttu allamà e riccu e puirittu fa apparà.
         -(Il terremoto fa crollare tutto, mettendo sullo stesso piano ricchi e poveri.)-


  ✔   Figlj picculi guai picculi, figlj grossi e guai grossi.
         -(Figli piccoli guai piccoli, figli grandi e guai grandi.)-


  ✔   Quant la bocca fa l' forn o ch'ha fam o c'ha set o c'ha sonn.
         -(Quando la bocca sbadiglia è un segnale di fame, di sete o di sonno.)-


  ✔   Se li guai non voi cercà, usula tantu e non te 'mpiccià!
         -(Se i guai non vuoi cercare origlia tanto, ma non t'impicciare!)-


  ✔   La cèrqua nun fa l'melaranc.
         -(La quercia non fa le arance.)-


  ✔   Chi spanne e spenne, prestu s'arrenne.
         -(Chi spande e spende presto s'arrende.)-


  ✔   Chi vole vie in pace, scorda, vede e tace.
         -(Chi vuol vivere in pace, ascolta, vede e tace.)-


  ✔   Chi va pianu va sanu e va lontano e 'rmane co le mosche in mano.
         -(Chi va piano va sano e va lontano e rimane con le mosche in mano.)-


  ✔   Chi non fa 'ngnente, de tempu cennà pe criticà la gljente.
         -(Chi non fa niente, di tempo ce n'ha per criticar la gente.)-


  ✔   Quattrinu più quattrinu 'rempe lu vorsellinu.
         -(Quattrino più quattrino riempie il borsellino.)-


  ✔   Chi pota de magghju e zappa d'agosto non 'rcoglje né pane né mosto.
         -(Chi zappa di maggio e pota d'agosto non raccoglie né pane né mosto.)-


  ✔   Le femmene so comme le chitare: tuttu dipenne da chi le fa sonare.
         -(Le donne sono come le chitarre: tutto dipende da chi le fa suonare.)-


  ✔   Lu 'malatu se more è corpa de lu medicu, se campa è un miraculu.
         -(Il malato se muore è colpa del medico, se campa è un miracolo.)-


  ✔   Lu mortu giace e chi campa se dà pace.
         -(Quando il morto è sepolto, chi resta prima o poi si rassegna.)-


  ✔   Chi pensa in granne, sbaglja in granne.
         -(Chi pensa in grande, sbaglia in grande.)-


  ✔   Chi dice d'aè sempre 'ragljone e mai sbagljà, sicuramente è un mattu da legà.
         -(Chi dice di avere sempre ragione e mai sbagliare, sicuramente è un matto da legare.)-


  ✔   Quanno pioe gljo che se fina, né ghjacciu né strina.
         -(Quando piove a dirotto non ci sarà né gelo né freddo.)-


  ✔   L'omo 'nvidiusu è stupitu e permalusu.
         -(L'uomo invidioso è stupido e permaloso.)-


  ✔   Li 'nummeri comme te pare li poi 'rgljrà, ma li cunti a la fine deveno 'rtornà.
         -(I numeri li puoi spostare come vuoi, ma alla fine i conti debbono tornare.)-


  ✔   L'amore è comme l'ombra: se fugglj te vene dereto, se glj vai dereto fugghja.
         -(L'amore è come l'ombra: se fuggi t'insegue, se l'insegui scappa.)-


  ✔   L'amicizia fatta in prescia dura pocu!
         -(L'amicizia fatta in fretta dura poco!)-


  ✔   L'ommene sole m'ezz'a tant dame, fa la fijure de lù salame.
         -(L'uomo solo in mezzo a tante dame, fa la figura del salame.)-


  ✔   Tu poli glji do te pare, ma da la morte non te poli libberare.
         -(Tu puoi andare dove ti pare, ma dalla morte non ti puoi liberare.)-


  ✔   Riarzu chi fa da sera a matina de voglja de lavorà ce n'ha pochina.
         -(Chi fa baldoria da sera a mattina, di voglia di lavorare ne ha pochina.)-


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I testi sono di proprietà dei rispettivi autori che ringrazio per l'opportunità che mi danno far conoscere gratuitamente a studenti ed agli utenti del web i loro testi per solo finalità illustrative didattiche.
Le Marche sono una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia centrale di 1 528 210 abitanti, con capoluogo Ancona, affacciata verso est sul mar Adriatico. L'Appennino umbro-marchigiano segna ad ovest il confine con la Toscana e l'Umbria; a nord la regione confina con l'Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino, a sud con l'Abruzzo e il Lazio. Il territorio è in prevalenza collinare e montuoso, abbraccia il versante adriatico dell’Appennino umbro-marchigiano con le sue spiagge basse e sabbiose. Il carattere degli abitanti è temperato e laborioso e questo si riflette nella calma che inonda le campagne e i piccoli borghi costruiti sulla cima delle colline, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Non esiste un unico dialetto marchigiano; il pesarese è influenzato dal romagnolo, l'anconetano dall'umbro, l'ascolano dall'abruzzese, mentre i dialetti fermano-maceratesi hanno subito minori influenze dalle regioni confinanti.
Ovviamente la lingua ufficiale è l'Italiano.
Le province sono: Ancona (capoluogo), Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino.
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